LE SERVE

di Jean Genet
con Eva Robin’s, Beatrice Vecchione, Matilde Vigna
regia e adattamento Veronica Cruciani

traduzione Monica Capuani
scene Paola Villani
costumi Erika Carretta
drammaturgia sonora John Cascone
disegno luci Théo Longuemare
movement coach Marta Ciappina
assistente alla regia Ilaria Costa
scenotecnica Officine Contesto
sarto Lucio Imperio
foto Laila Pozzo
service Piano&Forte

produzione CMC/NidodiragnoEmilia Romagna Teatro ERT / Teatro NazionaleTeatro Stabile di Bolzano
si ringrazia il Teatro Comunale di San Giovanni in Persiceto (BO)

Sinossi

Capolavoro di Jean Genet, liberamente ispirato a un fatto di cronaca che scosse l’opinione pubblica francese negli anni Trenta, Le serve è un perfetto congegno di teatro nel teatro che mette a nudo la menzogna della scena, “uno straordinario esempio di continuo ribaltamento tra essere e apparire, tra immaginario e realtà”, nelle parole di Jean-Paul Sartre.

La storia scritta da Genet è quella di due cameriere che allo stesso tempo amano e odiano la loro padrona, Madame. Le serve hanno denunciato il suo amante con delle lettere anonime.

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Venendo a sapere che l’amante sarà rilasciato per mancanza di prove, e che il loro tradimento sarà scoperto, tentano di assassinare Madame, falliscono, vogliono uccidersi a vicenda; una di esse si dà la morte.
Genet presenta le due sorelle, Solange e Clare, nella loro vita quotidiana, nell’alternarsi fra fantasia e realtà, fra gioco del delirio e delirio reale. A turno le due cameriere recitano la parte di Madame, esprimendo così il loro desiderio di essere “La Signora” ed ognuna di loro, a turno, interpreta la parte dell’altra cameriera, cambiando lentamente atteggiamento, dall’adorazione al servilismo, dagli insulti alla violenza. La rivolta delle serve contro la padrona – spiega la regista Veronica Cruciani che cura anche l’adattamento con la traduzione di Monica Capuani – non è un gesto sociale, un’azione rivoluzionaria, è un rituale. Questo rituale è l’incarnazione della frustrazione, l’azione di uccidere l’oggetto amato ed invidiato non potrà essere portata a compimento nella vita di tutti i giorni, viene ripetuta all’infinito come un gioco. Tuttavia questo gioco non raggiunge mai il suo apice, la messa in scena che le due sorelle compiono viene continuamente interrotta dall’arrivo della padrona. Secondo Sartre questo fallimento è inconsciamente insito nel cerimoniale stesso che le serve mettono in scena; il tempo sprecato nei preliminari non porterà al compimento del rituale. Anzi questo rituale diventa un atto assurdo, è il desiderio di compiere un’azione che non potrà mai superare la distanza che separa il sogno dalla realtà. Una fallimentare ripetizione magica, il riflesso deformato del mondo dei padroni, che le serve adorano, imitano, disprezzano.

Il ruolo di Madame è affidato a Eva Robin’s, icona pop del transgender dall’originale percorso teatrale (ha recitato, fra gli altri, Cocteau e Beckett ed è stata candidata all’Ubu per Tutto su mia madre). A interpretare le bonnes, due giovani attrici cresciute alla Scuola dello Stabile di Torino: Beatrice Vecchione – già diretta da Malosti, Martone e Muscato – e Matilde Vigna, Premio Ubu come Migliore attrice Under 35 e finalista 2022 per il Miglior nuovo testo italiano.

Ivrea (TO) – Teatro G. Giacosa, 1 febbraio 2025

Genova – Teatro della Tosse, 7 e 8 febbraio 2025

Saluzzo (CN) – Teatro Magda Olivero, 13 febbraio 2025

Rho (MI) – Teatro Civico Roberto de Silva, 15 febbraio 2025

Bassano del Grappa (VI) – Teatro Remondini, 17 e 18 febbraio 2025

Novellara (RE) – Teatro Tavaglini, 20 febbraio 2025

Pinerolo (TO) – Teatro Sociale, 21 febbraio 2025

Aosta – Teatro Splendor, 22 febbraio 2025

Mercato Saraceno (FC) – Teatro Dolcini, 28 febbraio 2025

Pesaro (PU) – Teatro Sperimentale, 1 marzo 2025

Nuoro – BocheTeatro, 5 marzo 2025

Macomer (NU) – Teatro Costantino, 6 marzo 2025

S. Gavino Monreale (Sud Sardegna) – Teatro Comunale, 7 marzo 2025

Padova – Teatro ai colli, 14 e 15 marzo 2025

Grottaglie (TA) – Teatro Monticello, 21 marzo 2025

Bitonto (BA) – Teatro Traetta, 22 marzo 2025

Mirandola (MO) – Auditorium Montalcini, 27 marzo 2025

Vignola (MO) – Teatro Fabbri, 28 marzo 2025

Busseto (PR) – Teatro Verdi, 3 aprile 2025

Tortona (AL) – Teatro Civico, 4 aprile 2025

Asti – Teatro Alfieri, 5 aprile 2025

Pescara – Teatro Circus, 12 aprile 2025

Bologna – Arena del Sole (Sala De Berardinis), dall’1 al 4 febbraio 2024

Bolzano – Teatro Studio, 5 e 6 febbraio 2024

Merano (BZ) – Teatro Civico Puccini, 7 febbraio 2024

Bressanone (BZ) – Forum Bressanone, 8 febbraio 2024

Vipiteno (BZ) – Teatro Comunale, 9 febbraio 2024

Castelfranco Emilia (MO) – Teatro Dadà, 11 febbraio 2024

Osoppo (UD) – Teatro La Corte, 24 febbraio 2024

Torino – Teatro Gobetti, dal 27 febbraio al 3 marzo 2024

Arzachena (OT) – AMA Auditorium Multidisciplinare, 6 marzo 2024

Tempio Pausania (SS) – Teatro del Carmine, 7 marzo 2024

Ozieri (SS) – Teatro Civico Oriana Fallaci, 8 marzo 2024

Carbonia (SU) – Teatro Centrale, 9 marzo 2024

Mirano (VE) – Teatro Comunale, 14 marzo 2024

Treviso (TV) – Teatro Mario Del Monaco, 15, 16 e 17 marzo 2024

Vicenza (VI) – Ridotto del Teatro Comunale, 20 marzo 2024

Trieste (TS) – Teatro Orazio Bobbio, dal 21 al 24 marzo 2024

San Giovanni in Persiceto (BO) – Teatro Comunale, 26 marzo 2024

Città di San Marino -Teatro Titano, 27 marzo 2024

Valenza (AL) – Teatro Sociale, 28 marzo 2024

Milano (MI) – Teatro Carcano, dal 4 al 7 aprile 2024

Pescara (PE) – Teatro Massimo, 12 aprile 2024

Bellinzona (Svizzera) – Teatro Sociale, 18 e 19 aprile 2024

Polistena (RC) – Auditorium Comunale, 27 aprile 2024