LA STRADA CHE VA IN CITTÀ
di Natalia Ginzburg
con Valentina Cervi
regia Iaia Forte
co-produzione Nidodiragno/CMC – Pierfrancesco Pisani/Infinito srl
Sinossi
«Aspro, pungente, pieno di sapori nuovi come un frutto appena un po’ acerbo, La strada che va in città è uno dei libri più belli di Natalia Ginzburg, è un libro senza rughe: non perde mai di freschezza, e mantiene intatta, a ogni rilettura, attraverso gli anni, la sua ruvidezza selvatica e adolescente»; parola di Cesare Garboli.
Il romanzo è la storia di una ragazza che sceglie di fare un matrimonio d’interesse, di prendere la strada che va in città. Per poi accorgersi che il vero amore è altrove… Passioni senza via d’uscita, vite alla deriva, anime alla ricerca di un approdo sicuro dove lenire le proprie delusioni: con impetuoso realismo ma senza alcun giudizio morale l’autrice, in questo romanzo – che è il suo primo libro – descrive la solitudine di un’esistenza che nel gioco della memoria rievoca ciò che le è passato accanto come un mistero incomprensibile e inafferrabile.
Tournée
Milano, Teatro Gerolamo, 19 e 20 marzo 2022
Nora (CA) – Festival La Notte dei Poeti, 22 luglio 2021
Avigliana (TO) – Teatro Fassino, 22 maggio 2021
L'autrice
Natalia Ginzburg (Levi) è una scrittrice italiana fra le più celebri del Novecento. Nasce a Palermo nel 1916 da padre ebreo e antifascista e madre milanese. Trascorre l’infanzia e l’adolescenza a Torino in uno stato di emarginazione che le procura sofferenza, ma trova conforto nella scrittura. Nel 1933 pubblica sulla rivista Solaria il suo primo racconto “I bambini”. Nel 1938 sposa Leone Ginzburg, dal quale avrà tre figli. Con il cognome del marito firma tutte le opere successive. Pubblica le prime opere come ”La strada che va in città” (pubblicato sotto lo pseudonimo di Alessandra Tornimparte, a causa delle leggi razziali) e ”È stato così”, a cui segue una prolifica produzione letteraria, anche in campo teatrale con le commedie ”Ti ho sposato per allegria” e ”Paese di mare”. Importante è anche il suo impegno politico, in sintonia con i maggiori intellettuali italiani militanti, orientati verso posizione politiche di sinistra. È stata eletta anche al Parlamento nelle liste del Partito Comunista Italiano.