LA CAMERA AZZURRA 

di Georges Simenon
adattamento teatrale Letizia Russo

con
Fabio Troiano, Irene Ferri, Giulia Maulucci, Mattia Fabris

regia Serena Sinigaglia
assistenti alla regia Sandra Zoccolan e Giulia Dietrich
scenografia Maria Spazzi
costumi Erika Carretta
disegno luci Alessandro Verazzi
scelte musicali Sandra Zoccolan
tecnica DB Sound di Andrea Borgnino
foto Laila Pozzo

produzione Nidodiragno/CMC

Sinossi

La penna inesauribile di Georges Simenon ci regala una storia permeata di eros e di noir che per la prima volta approda a teatro. “La camera azzurra” (La chambre bleue) romanzo pubblicato nel 1963 e fortunato film di e con Mathieu Amalric (2014), è una vicenda archetipica ove si mescolano sensualità, paura, pettegolezzo, omertà, tradimento e moralismo nello scenario di una provincia francese retriva e giudicante.

La storia, che coinvolge quattro volti sulla scena, è quella di due amanti, Tony e Andrée, ex compagni di scuola oggi quarantenni ed entrambi sposati, che si incontrano nella camera azzurra per dare sfogo alla propria passione irrefrenabile. Sono loro a ritrovarsi tempo dopo separati in un’aula di tribunale accusati di aver commesso crimini efferati, l’eliminazione di entrambi i coniugi con modalità diaboliche.
L’interrogatorio cui vengono sottoposti per svelare la verità e rispondere alla sete di giustizia forcaiola della comunità diventa l’occasione per svelare non solo i meccanismi noiristici, ma per condurre un’indagine sull’umano, straordinaria quanto necessaria.
Scrive la regista Serena Sinigaglia: “Il giallo in sé è intrigante ma non è la parte più interessante del romanzo.

Trailer
Video intervista a Serena Sinigaglia

La parte più interessante, a mio avviso, è lo scandaglio sull’umano, sui suoi istinti più profondi e segreti. È l’erotismo che vi circola, è l’eterno conflitto tra passione e ordine. La passione degli amanti, l’ordine della famiglia. Due tensioni umane che appaiono difficili da conciliare, sempre. E poi il protagonista è come avvolto in una nebbia, a tratti sembra lo straniero di Camus, quasi “idiota” di fronte alla sua stessa sciagura, atarassico e annebbiato, costantemente confuso e distratto. In lui i confini della coscienza, intesa come consapevolezza, sono fragili e labili, come se si lasciasse agire dalla vita e nient’altro, un ospite occasionale di un’esistenza finché morte non sopraggiunga: la ghigliottina per l’appunto.
Quindi, ben al di là del giallo, diventa affascinante lavorare sul concetto di colpa e su chi ha plagiato chi: ha fatto tutto lei? L’hanno fatto assieme? Ha fatto lei per suo marito, lui per sua moglie? Quel che è certo è che lui si è rovinato la vita”.

La strada scelta è proprio quella dell’interrogatorio come luogo drammaturgico in cui si snoda il racconto e da cui si aprono e chiudono frammenti di realtà come flashback della storia.
A guidare il confronto tra i personaggi un commissario ossessionato dalla risoluzione del caso, un poliziotto che conosce e vive in quell’ambiente di provincia asfittico, lui stesso parte di quella comunità chiusa e giudicante della quale, forse, è anche lui vittima e carnefice.

Il romanzo ‘La camera azzurra’ è pubblicato da Adelphi

Sassari – La Grande Prosa CeDAC – Teatro Comunale, 12 maggio 2021 (in differita su Videolina)

Ascoli Piceno – Teatro Ventidio Basso, 21 e 22 maggio 2021

Biella – Teatro Sociale Villani, 12 aprile 2022

Ivrea (TO) – Teatro Giacosa, 13 aprile 2022

Magenta (MI) – Teatro Lirico, 15 aprile 2022

Jesolo (VE) – Cinema Teatro Vivaldi, 19 aprile 2022

Este (PD) – Teatro Farinelli, 20 aprile 2022

Cervignano (UD) – Teatro Pasolini, 23 aprile 2022

Limbiate (MI) – Teatro Comunale, 24 aprile 2022

Thiene (VI) – Teatro Comunale, dal 26 al 28 aprile 2022

Montegiorgio (FM) – Teatro Comunale Domenico Alaleona, 29 aprile 2022

Montalto di Castro (VT) – Teatro Lea Padovani  (in definizione)

Venaria Reale (TO) – Teatro Concordia (in definizione)

Milano – Teatro Carcano, dal 17 al 27 ottobre 2019
Melzo (MI) – Teatro Trivulzio, 29 ottobre 2019
Borgomanero (NO) – Teatro Nuovo, 4 novembre 2019
Trieste – Teatro Orazio Bobbio, dall’8 al 13 novembre 2019
Pergine Valsugana (TN) – Teatro Comunale, 14 novembre 2019
Vicchio (FI) – Teatro Comunale Giotto, 22 novembre 2019
Montalcino (SI) – Teatro degli Astrusi, 23 novembre 2019
Follonica (GR) – Teatro Fonderia Leopolda, 24 novembre 2019
Bra (CN) – Teatro Politeama Boglione, 29 novembre 2019
Legnano (MI) – Teatro Tirinnanzi, 30 novembre 2019
Monfalcone (GO) – Teatro Comunale, 3 e 4 dicembre 2019
Nembro (BG) – Teatro San Filippo Neri, 7 dicembre 2019
San Donà di Piave (VE) – Teatro Metropolitano Astra, 11 dicembre 2019
Castelfranco Veneto (TV) – Teatro Accademico, 12 dicembre 2019
Arzignano (VI) – Teatro Mattarello, 13 dicembre 2019
Casalbuttano (CR) – Teatro Comunale Bellini, 14 dicembre 2019
Barga (LU) – Teatro dei Differenti, 18 dicembre 2019
Massa (MS) – Teatro dei Servi, 19 e 20 dicembre 2019
Riccione (RN) – Spazio Tondelli, 10 gennaio 2020
Barletta (BT) – Teatro Curci, dal 17 al 19 gennaio 2020
Polignano a Mare (BA) – Teatro Vignola, 20 gennaio 2020
Ventimiglia (IM) – Teatro Comunale Aprosio, 31 gennaio 2020

La scenografia: tra arte pittorica e istallazione

La stanza è cristallizzata.
Tutto è rimasto fermo ad un giorno e ad un’ora precisi: le cinque del 2 agosto, scrive Simenon.
Il momento in cui Andrée teme di essere scoperta dal marito, nell’Hôtel des Voyageurs.
Il tempo si è fermato e con esso l’alito di vento che muove la tenda, l’acqua che precipita nel lavabo; persino le ombre degli oggetti e dei protagonisti di questa storia.
Ombre come colpe.
Macchie che non possono essere cancellate…
Così Maria Spazzi, già scenografa di Rosalyn e vincitrice del Premio Hystrio Altre Muse, ha immaginato un’ambientazione di grande impatto estetico ed emotivo.

Galleria fotografica

foto Laila Pozzo